Come avviare un’attività di street food
Hamburger, hot-dog, pizza, french fries, tacos e nachos. Agli albori lo street food si riassumeva a questi pochi (e poco salutari) ma goduriosissimi piatti.
L’eccitazione di assaporare un’untissima aletta di pollo intinta in salsa barbecue seduti su una panchina al parco e trangugiare un cupcake con glassa passeggiando per la città era così forte che dal continente a Stelle e Strisce la moda è arrivata fino allo stato bianco-rosso-verde…direttamente nelle nostre pance!
Le contaminazioni tra paesi hanno poi portato i classici cibi di strada ad evolversi in piatti sempre più ricercati e talvolta “gourmet” e anche il prezzo, in origine basso, ha raggiunto i picchi di un ristorante-trattoria, rendendone la gestione un’attività estremamente redditizia.
Ma quali sono i passi da seguire per avviare un’attività di street food? Vediamoli insieme:
• innanzitutto definire il prodotto o la gamma di prodotti che intendete mettere in vendita. Si tratta di capire se volete specializzarvi nel dolce piuttosto che nel salato e se volete restare nella tradizione o provare qualcosa di più “innovativo”, selezionando al tempo stesso il target a cui volete indirizzarvi.
• individuare i costi che dovrete sostenere (apertura, promozioni, materie prime etc.) ed eventuali agevolazioni e finanziamenti ai quali potreste attingere.
• Avrete poi bisogno di un mezzo su cui cucinare e vendere le vostre prelibatezza (altrimenti che street food è?). scegliete il veicolo che corrisponde maggiormente alle vostre esigenze e valutate se optare per una soluzione a noleggio oppure se acquistare un modello(nuovo o usato).
• Trovare un deposito dove riporre il vostro materiale (veicolo e attrezzature varie).
Un box di BoxUp potrebbe fare al caso vostro, in quanto terrebbe al sicuro il vostro mezzo e ve ne darebbe accesso in qualsiasi momento.
• A questo punto dovrete recarvi da un commercialista per aprire una partita IVA, e al Comune per richiedere la licenza amministrativa per poter esercitare il commercio sul suolo pubblico. ( Autorizzazione di tipo A per vendita con posto fisso o B per vendita itinerante).
• Dovrete inoltre avere alcuni requisiti per poter somministrare cibo e bevande, come ad esempio l’HACCP oppure essere iscritti al REC (registro esercenti commercio).
• Rispettare la normativa-igienico sanitaria e compilare periodicamente un registro di tutto il materiale acquistato ed utilizzato; altrimenti di salatissimo non ci sarà solo il fritto che producete ma anche il multone che vi faranno ai controlli! 😉
• Infine dovrete tornare al Comune della vostra città per dare comunicazione di inizio attività
Pizza, panini, kebab, healthy food…mmm che squisitezze! non sappiamo quale sceglierete, ma a noi è già venuta l’acquolina in bocca! 🙂